Un primo contatto con uno psicologo può corrispondere a una ricerca di migliore conoscenza di sé, con l’obiettivo di raggiungere un maggior benessere psicofisico personale, di rendere più interessante l’esperienza della propria vita e di migliorare la qualità della vita propria e dei propri familiari.
Può essere utile consultarlo anche in occasione di passaggi critici (e allo stesso tempo normali) del ciclo di vita, come termine degli studi, matrimonio, gravidanza e genitorialità, menopausa e pensionamento, malattie di una certa gravità, situazioni di lutto, perdita, separazione e abbandono.
In altri casi, alla base della motivazione può esserci una situazione di sofferenza, che può presentarsi sotto forma di un sintomo specifico, di frustrazione rispetto a situazioni problematiche e stressanti che tendono nel tempo a ripresentarsi sempre allo stesso modo, nel lavoro o nella vita privata, oppure di uno stato generale di inquietudine, di ansia, di preoccupazione, di tristezza che non migliorano col passare del tempo, o ancora di uno sconvolgimento emotivo in seguito a un evento traumatico.
Alcuni colloqui con uno psicologo, un professionista che utilizza le sue competenze professionali nell’interesse specifico della persona che chiede aiuto, possono aiutare a mettere a fuoco la situazione e a iniziare un processo trasformativo che può sfociare nella scelta di intraprendere un percorso psicoterapeutico.